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Bongiz è una storia che incoraggia i ragazzi a mettersi in discussione, che li incita ad abbandonare i dispositivi elettronici e a cimentarsi con il mondo reale. È sufficiente lasciarsi trasportare dalla fantasia, per trovare risposte ai propri dubbi e aiutare un amico. Il racconto offre spunti di riflessione sulle tematiche dell’adolescenza ai giorni nostri e su quali siano i modi per permettere ai ragazzi di vincere l’apatia dei videogames. Il libro è molto interessante e adatto a genitori, bambini e adolescenti, da leggere!!

Alex S.Da leggere!

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Un bel racconto, scritto bene, originale ed insolito, con tanti spunti di riflessione per ragazzi e genitori sulle cause e conseguenze della dipendenza da videogiochi. Il racconto, come i videogiochi, si dipana su più livelli, sia narrativi che di analisi. Con un messaggio positivo sulle possibilità di riscatto e crescita. Aspettiamo il seguito....

MCMViaggio in un mondo fantastico

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Un libro magico, "camuffato" da storia per bambini. È un libro profondo, pieno di spunti di riflessione ed unico nel suo genere. Secondo me si rivolge, oltre che ai genitori, anche agli adolescenti per i quali il mercato non offre granché. Un bellissimo regalo da fare ai nostri figli "nativi digitali"!

Chiara De DominicisMAGICO

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Un libro che ti fa pensare su quanto la tecnologia influisca sulla nostra immaginazione..l’unica cosa..ma dove sono finiti George e il pescatore? Li rivoglio 😂😂😂

Giulia 🐻Molto simpatico

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Il libro mi è piaciuto molto....non ho mai terminato la lettura di un libro in così poche ore! Storia interessante, racconto fluido e semplice. Fantasia che racconta la realtà. L'autrice riesce, con un linguaggio attento, diretto, ma al contempo insolito, a toccare temi attuali che riguardano gli adolescenti di oggi ed il loro rapporto distaccato dalla vita reale. Si consiglia la diffusione nelle classi come oggetto di dibattito tra gli adolescenti.... e magari anche in presenza dei loro genitori!

MaddalenaMolto bello....da leggere!

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"Non esiste un vascello veloce come un libro per portarci in terre lontane", scriveva Emily Dickinson, ed è questo lo scopo, assolutamente raggiunto, del libro: liberare i nostri bambini dalla gabbia della tecnologia. Restituire loro la libertà di vivere la realtà, la bellezza e le infinite possibilità che offre la realtà, senza essere divorati e schiavi di uno strumento, e alla tecnologia, lo strumento, il ruolo di alleata e non di carceriere. Da leggere assolutamente!

Eleonora Cassigoli"ad ognuno il suo ruolo"