C‘era un volta, Nuvolotti, un cirrocumulo piccolino e aggraziato che amava i gabbiani e scorrazzava nel cielo con il suo amico soffio di vento.
Erano nati insieme in una notte d’estate .
Nuvolotti guardava i gabbiani tuffarsi nel mare e rincorrere i pescherecci e sperava sempre che almeno qualcuno tra loro, lo notasse.
Ma nulla, nessuno lo vedeva, accipicchia!
Bisognava escogitare qualcosa.
Decise così, con il suo fidato amico vento di creare una strategia.
Pensa che ti ripensa, trovarono la soluzione !
Non bisognava stare ad aspettare bisognava passare all’azione.
Quante volte a tutti sarà capitato guardando verso il cielo, di vedere delle nuvole con forme strane e curiose?
Ecco Nuvolotti imparò, giocando con il vento a trasformare se stesso.
Le prime trasformazioni erano senza forma, ma poi piano, Nuvolotti imparò il controllo di se stesso e iniziò un gran bel gioco.
Divenne piccolo peschereccio, poi acciuga, calamaro e cernia.
Che ridere con il suo amico vento che lo soffiava come i maestri vetrai di Venezia.
Grazie al tanto ridere, Nuvolotti, non si rese conto che due gabbiani, avevano iniziato a seguirlo incuriositi e leggermente frastornati.
I gabbiani entravano e uscivano dalla nuvola increduli e allegri.
Non si cibavano ma la piacevolezza di quella esperienza donava vigore al loro volare.
La bella notizia iniziò a spargersi tra gli uccelli e i giovani, non inchiodati come i vecchi nelle loro certezze, provarono quella nuova esperienza.
Iniziò così un appuntamento speciale.
Tutti i pomeriggi appena i pescherecci tornavano verso il porto, Nuvolotti e soffio di vento si preparavano per il loro spettacolo.
Una commissione di colti gabbiani pignoli , però avendo visto molti giovani interessarsi alla cosa, decise di indagare per porre fine a tale scemenza.
I giovani gabbiani vennero pedinati e chi entrava nelle nuvole veniva poi interrogato per ore.
Ma i gabbiani in Nuvolotti, provando gioia, diventavano così forti da sopportare ridendo e con dolcezza gli interrogatori dei vecchi e anzi, in loro, il vigore era tale, che si offrirono di prendere i pesci anche per chi più non riusciva.
Fu così che nel mondo degli uccelli si sparse la voce della magia tra le nuvole che però accoglieva solo coloro i quali erano capaci di rischiare.
Quindi se adesso nel cielo vedete le nuvole con forme strane e belle oppure vedete i gabbiani che volano alti, anche voi ne sapete il motivo.
Vi chiedo quindi di sorridere perché Nuvolotti e soffio di vento, non smettano mai di giocare perché, non si mai, ma forse, la loro gioia renderà più forti anche tutti voi.